Vi ho parlato 10, 100, 1000 volte del mio lavoro a stretto contatto con la musica, fatto di interviste, recensioni, concerti, Sanremo e chi più ne ha più ne metta.

Oggi però vorrei puntare i riflettori sulla mia altra attività, quella da web copywriter, che ho iniziato su per giù un annetto fa. Ammetto di aver iniziato un po’ per caso, quando mi si è presentata l’opportunità: prima di allora, non avevo mai preso in considerazione l’idea di imboccare anche questa direzione nell’ambito della scrittura. Sebbene la mia esperienza non sia poi così longeva vi elenco qualche lezione che ho imparato e che può esservi utile, qualora stiate prendendo in considerazione l’idea di diventare copywriter.

1. Abbiate Stile

Pensare che il copywriting sia un esercizio di stile è quanto di più falso e lontano si possa associare a questo lavoro. Se volete scrivere lettere, poesie, racconti o un romanzo, allora potete usare quanti arzigogoli volete. Se siete alle prese con recensioni di dischi, libri o film potete fare voli pindarici ed essere ermetici fino allo sfinimento. Probabilmente, il lettore ammirerà tutta questa bellezza nello scrivere. Quando, invece, state preparando dei testi per un’azienda o un servizio, dovete essere chiari, diretti, spicci. Ciò che fate, in quel momento, è la promozione di un prodotto ed è essenziale che la comunicazione sia funzionale e efficace. Nient’altro.

Vi faccio un esempio: come secondo o terzo lavoro di copywriting, mi sono occupata dei testi di un’azienda che ogni anno, nel mese di agosto, organizza un festival dell’agricoltura della durata di tre giorni. Ricordo che il primo testo, che secondo me era ben fatto e scritto in un italiano molto corretto, mi fu bocciato. Perché? Mi ero concentrata sulla forma, che senza dubbio era ben curata ma non aveva lo scopo di promuovere il festival, bensì pareva una vera e propria adulazione senza né capo né coda. Solo dopo aver parlato col webmaster realizzai la grande cantonata che avevo preso.

2. Siate Curiosi

La curiosità è fondamentale, esattamente quanto la capacità di scrivere in italiano corretto. Senza la sete di sapere, non solo non andate da nessuna parte ma correte due rischi:

  1. annoiare il cliente al quale vi state indirizzando
  2. confonderlo, che è ancora peggio.

Anche quando vi capiteranno argomenti che, in un primo momento, non vi sembreranno entusiasmanti, state sicuri che potranno esservi SEMPRE utili in futuro.

Altro giro, altro esempio: mi è capitato di scrivere di tapparelle in PVC e in alluminio, in un passato non troppo lontano. Inizialmente mi sono detta “oddio, non ci riuscirò mai. Mi sembra arabo!”. Poi, grazie alla mia innata curiosità, che mi rende facile appassionarmi a qualsiasi argomento che non conosco, ho capito che ci sono delle reali esigenze che possono portare una persona a farsi fare le finestre in un materiale a dispetto di un altro. Non a caso poche settimane fa, dopo aver sentito mia madre parlare al telefono con una sua amica mentre le chiedeva “cosa me ne faccio delle finestre in PVC?”, ho aspettato che si concludesse la telefonata per elencarle tutte le ragioni per cui il PVC potrebbe essere consigliabile. Fate tesoro di ogni nuova nozione, potrebbe sempre servirvi per il futuro.

3. Informatevi e Studiate

Cercate materiale, tanto materiale. Soprattutto se ciò di cui parlerete è un argomento di cui non sapete nulla, buttatevi a capofitto su internet e cercate quante più fonti possibili, non allo scopo di avere spunti su cosa scrivere, ma semplicemente per studiare, come con i libri di testo alle scuole medie e superiori. Questo lavoro richiede un approfondimento “full immersion”, così da padroneggiare il campo che state esplorando e risultare esaurienti e competenti. Un aiuto potrebbero darvelo anche le fonti in inglese, dalle quali potreste acquisire conoscenze ancora maggiori (oltre a migliorare il livello della lingua). Onestamente, ritengo questa fase una delle più divertenti del copywriting, in quanto consente di allenare la nostra mente sempre e comunque.

4. La Forma Mentis

Entrate nella forma mentis dell’azienda per cui state lavorando, lasciando da parte le vostre idee. Mettere a tacere la vostra vocina interiore ribelle vi aiuterà a realizzare un testo migliore e più mirato. Mi spiego meglio: il vostro piatto preferito è una bella fiorentina, ma vi entra una commissione per conto di un ristorante vegetariano. In quel momento, dovete scordarvi della passione per la carne e dovete entrare nell’ottica di scrivere dei testi che sponsorizzino il ristorante in questione, rispettandone gli ideali e i valori, promuovendo le proprietà nutritive di un regime alimentare senza l’impiego di sostanze animali. Siete al servizio di quel ristorante, ma anche della clientela che sposa la filosofia vegetariana, e il vostro compito è convincere gli utenti e spingerli a fare una scelta verso il servizio che state sponsorizzando. Niente e nessuno, poi, vi impedirà di uscire a cena con il vostro partner in una steak house o al ristorante giapponese. Lo stesso discorso, ovviamente, vale anche per il caso contrario.

5. Siate Empatici

Create un’empatia con la clientela a cui vi indirizzate. Il vostro cervello deve assorbire nuove nozioni come una spugna, ma è l’empatia l’arma vincente della comunicazione. Di mattina potreste essere un motociclista che ha bisogno dei servizi di un’officina specializzata e nel pomeriggio entrare nei panni di un salutista che vuole sperimentare nuovi prodotti naturali. Ciò che conta è che siate credibili, nel momento in cui ricoprite questi ruoli. Il vostro compito è riconoscere i bisogni che hanno i potenziali clienti dell’azienda di cui state curando i testi ed esaltarli attraverso una comunicazione stimolante: frasi brevi, efficaci, con forme attive e, soprattutto, nelle quali si elencano i motivi reali per scegliere l’azienda per cui state lavorando.

Nessuno nasce maestro, non abbattetevi se inizialmente non riuscirete a far vostri questi accorgimenti. Ciò che ci renderà davvero dei bravi copywriter, nel lungo periodo, sarà la capacità di imparare dai nostri errori, abbandonando le nostre velleità linguistiche per puntare ad una comunicazione sempre più funzionale e diretta.

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